Come realizzare tinture tessili sostenibili

Le tinture tessili naturali (quando realizzate con piante provenienti da coltivazioni biologiche, raccolte e conservate correttamente) sono un’alternativa ecologica ai colori sintetici perché derivano da risorse rinnovabili e biodegradabili.

Palette di colori

Principali ingredienti naturali per realizzare delle tinture tessili sostenibili:

  • Camomilla dei tintori (Anthemis tinctoria) Con i fiori si possono ottenere tonalità  di giallo, oro brillante, grigio-verde e verde scuro; da foglie e steli: tonalità da verde chiaro a verde brillante e grigio-verde.
  • Consolida maggiore (Symphytum officinale) Con le foglie si ottengono verde chiaro e scuro.
  • Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) Dai fiori possono risultare toni marroni chiari e gialli; rosa e verde.
  • Sambuco (Sambucus nigra) Dalle bacche: sfumature di viola, blu scuro e grigio.

  • Menta (genere Mentha) Con le foglie si possono ottenere colori dal verde acido al blu tendente al verde.
Menta, ingrediente naturale per realizzare tinture tessili sostenibili (foto)
  • Rosmarino (Rosmarinus officinalis) Si possono ricavare tonalità dal verde al marrone.
  • Mora (Rubus fruticosus) Da frutti, foglie e steli si ricavano toni dal rosa chiaro al blu-grigio scuro.
  • Curcuma (Curcuma longa) Anche senza utilizzo di mordente si ottiene un giallo brillante, che con il calore diventa più scuro e tendente all’arancio.
Della curcuma per realizzare una tintura tessile sostenibile (foto)
  • Cipolla rossa (genere Allium) Dalle bucce si ottengono gialli, verdi e rosa-arancio brillanti.
  • Cavolo rosso (Brassica oleracea) Cede sfumature di colori che vanno dal lavanda all’azzurro intenso; con il sale si ottengono sfumature blu, con limone il colore tende al rosa.
  • Avocado Dalle bucce  si ottiene una tonalità rosa carne senza fare uso di mordente.
  • Carota (Daucus carota) Dalle estremità si ricava una sfumatura di giallo.
  • Da bustine e avanzi si realizzano sfumature di marrone.
  • Caffè (Coffea arabica) Utilizzando i fondi oppure i chicchi tostati sono realizzabili diverse sfumature di marrone.
  • Uva (genere Vitis) Con le bucce degli acini si creano toni blu-viola.
  • Olivo (Olea europea) Dalle foglie oppure da frutti e noccioli: sfumature dal salmone chiaro al verde petrolio (a seconda del mordente utilizzato).
  • Finocchio (Foeniculum vulgare) Utilizzando fiori, foglie e steli: da giallo brillante a verde scuro.

  • Noce (Juglans nigra) Con il mallo si crea un marrone carico; senza mordente si ottiene un marrone chiaro.
  • Acero giapponese (Acer palmatum) Dalle foglie rosso scuro si ottiene un rosa chiaro senza l’uso di mordente.
  • Bambù (genere Bambusa) Con foglie o rami, potati o caduti: gialli dorati e sfumature di crema.
  • Pioppo (Populus)Dalle foglie si ottengono grigi e neri.
  • Larice (Larix pinaceae) Utilizzandone gli aghi si ricavano toni marroni.
  • Abete rosso (Picea abies) Dalle pigne si ricavano tonalità di rosso.
  • Quercia (ghiande): senza uso di mordente: beige chiaro.
  • Melo selvatico (corteccia): toni dal rosa all’arancio.

  • Tarassaco (Taraxacum officinale) Utilizzando sia fiori che foglie si ottengono sfumature di giallo e verde.
Tarassaco, ingrediente naturale per realizzare tinture tessili
  • Calendula (Calendula officinalis) Si ottengono tonalità di giallo.
  • Acetosella gialla (Oxalis pes-caprœ) Da fiori e foglie: colori da giallo brillante a oro, verde scuro.
  • Dalia (genere Dahlia): tonalità di giallo.
  • Lavanda (Lavanda angustifolia): grigio rosato anticato; con foglie e steli: sfumature di giallo.
  • Gelsomino (Jasminum officinale): gialli chiari e verdi pallidi.
  • Rosa canina (genere Rosa): beige rosato.
  • Amaranto (Amaranthus retroflexus): rosa.
  • Fiordaliso (Centaurea cyanus) Tonalità di blu-viola.
Fiordalisi per realizzare una tintura tessile naturale (foto)

Estrarre i colori della natura

Nel procedimento si dispone il materiale vegetale in un contenitore di acciaio inox, con acqua sufficiente a coprire la fibra da tingere. Si utilizzano all’incirca 4 litri di acqua ogni 100 grammi di fibra asciutta.

Si può optare per la raccolta di acqua piovana (contiene pochi minerali e favorisce la resa di colori brillanti e luminosi), mettendo un bidone sotto la grondaia e trasferendola poi in una tanica.

Volendo, si può anche utilizzare l’acqua marina. L’alcalinità dell’acqua salata risulta infatti essere un agente modificatore o un additivo per tutte quelle ricette di tinture che richiedono alcalinità.

Che cosa tingere

Una volta estratta la tintura, è possibile colorare pressoché tutto ciò che risulti essere di fibra naturale.

Le tintura è adatta a molti tipi di fibre naturali, sia vegetali che animali, in particolare seta, lino, cotone e lana.

Fibre vegetali

  • Canapa
  • Lino
  • Cotone biologico
  • Bambù biologico

Fibre animali

  • Alpaca
  • Angora
  • Cashmere
  • Seta (cruelty free)
  • Lana di pecora

È anche possibile sperimentare sui filati da lavorare ai ferri, oppure su carta, paralumi e tappeti, e altri oggetti come perline di legno, conchiglie e cuoio, oppure su scarpe e abiti, (vecchi o nuovi). Si può anche tentare di rinnovare o restaurare il colore di vecchi capi sintetici.

Tenere un diario, un libro di ricette e un campionario

Il successo di una tintura naturale dipende da diversi fattori variabili, fra cui:

  • lunghezza del procedimento
  • quantità di calore impiegato
  • freschezza del materiale vegetale
  •  parti della pianta utilizzate
  • metodo di tintura
  • tipo di acqua e mordente utilizzati
Un ricettario per collezionare tinture tessili sostenibili (foto)

Se il risultato è soddisfacente, basta annotare tutto il procedimento anche nel libro delle ricette, inserendo un campione del risultato, in modo da poter riprodurre la stessa tonalità di colore.

Per creare il campionario si può tenere un pezzetto di fibra o di tessuto e appuntarlo su di un cartoncino. Sul retro si potranno riportare la ricetta, la data dell’esperimento e le note sul metodo utilizzato.

I campioni permettono anche di verificare la tenuta del colore, una volta lavato o esposto alla luce.

Materiali

Gli utensili utilizzabili sono spesso attrezzi da cucina, ma una volta destinati alle tinture di colore non vanno più utilizzati per preparare cibi e pietanze.

Le pentole devono essere sufficientemente grandi: il tessuto immerso deve poter essere “mescolato” facilmente e senza pericolo che trabocchi la tintura.

L’acciaio inox è il materiale d’elezione perché non nuoce al colore della tintura, né lo modifica.

Metodo di tintura a freddo

Con le fibre animali è importante la fase di preparazione: almeno un’ora ( o anche tutta una notte) dovrebbero restare immerse in acqua. Quindi si procede con il bagno di tintura.

Il bagno di tintura può durare da una notte a diversi giorni, a seconda della gradazione di colore desiderata.

Le fibre vegetali si tingono ottimamente a temperatura ambiente, ma vanno immerse e mantenute nel bagno di tintura per parecchi giorni.

Fiori di lavanda per realizzare una tintura tessile sostenibile (foto)

Approfondimenti

Permacouture Institute

Slow Fashion


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